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Estremisti di destra a San Pietro al Natisone contro l'Istituto per la Cultura Slovena

Il presidente della SKGZ Rudi Pavšič esprime indignazione e preoccupazione per gli attacchi da parte degli estremisti di destra che hanno riversato il loro odio sugli organizzatori della conferenza sul 150° anniversario dell’Unità d Italia.

Una quindicina di estremisti di destra, sostenitori del partito Destra sociale – Fiamma Tricolore, hanno inscenato una protesta (inneggiando contro Tito, cantando l’inno nazionale italiano, ecc.) contro "lo spreco di denaro pubblico a favore della cosiddetta casta della minoranza slovena importata". I manifestanti – che sono riusciti a interrompere per qualche minuto il convegno, sono stati poi immediatamente accompagnati fuori dalla sala dai carabinieri.

I manifestanti criticano tra le altre cose le Leggi nazionali n° 482/99 e n° 38/01 e la Legge regionale n° 26/07, pretendono un censimento degli Sloveni della provincia di Udine, l azzeramento dei finanziamenti per le organizzazioni e le istituzioni slovene nonché il riconoscimento delle parlate locali storiche, a loro avviso protoslave. Sono inoltre contrari alle carte d identità bilingui, agli sportelli pubblici per la comunità slovena e ai finanziamenti per la scuola bilingue di S.Pietro, che reputano privata.

L’ evento è tanto più preoccupante in quanto avviene in un momento in cui la comunità nazionale slovena della provincia di Udine si sta impegnando nelle relazioni di buon vicinato e per il rispetto dei propri diritti sanciti dalla legge.

L’aggressione, inammissibile, induce a domandarsi chi ci sia dietro questi estremisti che si sono permessi di manifestare in tal modo la propria ostilità verso i cittadini italiani di nazionalità slovena. Non va neppure dimenticato il fatto che nella provincia di Udine l’avversione verso la nostra comunità nazionale e le sue organizzazioni ha già trovato, recentemente, modo di manifestarsi ripetutamente (Resia, scuola bilingue di San Pietro al Natisone, la negazione della lingua slovena, ecc.).

La SKGZ esprime il suo pieno sostegno e solidarietà all’Istituto per la cultura slovena e a tutte le altre organizzazioni, da Resia alle valli del Natisone, che – colpevoli unicamente di aver voluto affermare la propria appartenenza nazionale – hanno già pagato un tributo troppo alto all’odio.

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