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La SKGZ contraria al rigassificatore di Zaule

L’Unione Culturale Economica Slovena (SKGZ) è contraria alla costruzione del rigassificatore di Zaule ed esprime il proprio sostegno alle amministrazioni locali che sulla base di approfondite analisi tecniche hanno già espresso il loro parere negativo all’opera. Le analisi hanno dimostrato l’insostenibilità del progetto con un impatto ambientale devastante per il territorio.

Il rigassificatore, oltre ad esporre a rischio la popolazione, danneggerebbe irrimediabilmente l’ecosistema. Nei giorni scorsi sono stati inoltre pubblicati gli avvisi di pre-esproprio per la realizzazione dell’elettrodotto necessario per l’interconnessione elettrica dell’impianto. In quanto la maggioranza degli espropriati appartengono alla comunità slovena va presa in considerazione anche la [Legge di tutela n. 38/2001][1]. L’articolo 21 prevede infatti che l’assetto amministrativo, l’uso del territorio, i piani di programmazione economica, sociale ed urbanistica e la loro attuazione anche in caso di espropri devono tendere alla salvaguardia delle caratteristiche storico-culturali .

La SKGZ è conscia del crescente fabbisogno di energia, ma i progetti devono essere coerenti con la salvaguardia della natura, del territorio e della popolazione, soprattutto se gli interventi possono pregiudicare una successiva pianificazione dello sviluppo del territorio. Nei prossimi giorni i rappresentanti della SKGZ incontreranno sul tema alcuni rappresentanti delle amministrazioni pubbliche locali.

[1]: http://www.skgz.org/legge-3801

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