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Memorabilia - opere di Franco Vecchiet

Venerdì 14 febbraio alle 17.30 nelle sale del Museo Revoltella s’inaugura la mostra personale di Franco Vecchiet Memorabilia organizzata dal Comune di Trieste (assessore alla cultura Franco Miracco), l’Unione Culturale Economica Slovena – Slovenska kulturno-gospodarska zveza SKGZ (presidente Rudi Pavšič), il Civico Museo Revoltella – Galleria d’arte moderna (direttore Maria Masau Dan) e l’Associazione culturale per l’arte KONS (presidente Jasna Merkù).
L’esposizione sarà visitabile dal pubblico dal 15 febbraio al 30 marzo 2014.
La giovane curatrice Giulia Giorgi che ha coordinato l’allestimento e redatto parte dei testi del catalogo accompagnerà i visitatori nelle sale illustrando, assieme a Franco Vecchiet, il percorso della mostra che presenta le fasi salienti della produzione artistica del maestro con l’esposizione di opere grafiche, pittoriche e collage (in parte da collezioni private e gentilmente concesse da KB 1909 SPA), libri d’artista e installazioni a testimonianza della poliedricità e incredibile freschezza di pensiero di Franco Vecchiet.
La mostra sarà accompagnata da proiezioni, firmate da Robi Jakomin, delle opere allestite.
La monografia che accompagna la mostra è edito dall’Editoriale stampa triestina-Založništvo tržaškega tiska. Il volume in inglese, italiano e sloveno è a cura di Andrej Furlan, autore anche delle fotografie. I saggi sono di Nadja Zgonik e Federica Luser, mentre gli apparati sono a cura di Giulia Giorgi.
Da segnalare due eventi collaterali: una visita guidata con la curatrice e l’artista domenica 23 febbraio alle 11.00 e un evento musicale a cura del musicista e compositore Fabio Nider l’8 marzo.

<> MEMORABILIA (dal colophon della mostra)
L’esposizione di Franco Vecchiet si sviluppa attraverso un percorso tematico: ogni sezione appare come uno scrigno di suggestioni, pensieri, oggetti, ricordi. In genere, con il termine memorabilia, si intendono oggetti che servono a conservare nella memoria un evento, un luogo, una persona, ma in senso lato possono essere anche appunti, immagini, suoni. Nel caso di Vecchiet sono anche impressioni: in parte di luoghi che ha visitato o nei quali ha vissuto, in parte di opere di altri artisti, come lui stesso dichiara. La sezione "Similare" narra episodi chiave nella vita dell autore e della comunità slovena di Trieste, della quale fa parte, e induce alla riflessione sull’appartenenza ad una comunità. Due stanze sono dedicate alla grafica: una, "Pavimenti", racconta degli istituti d arte di Trieste, Venezia e Parigi, dove Vecchiet ha insegnato e lavorato; l’altra, "Coal", raffigura le suggestioni americane. Un’ampia sezione è legata alla stampa: i riferimenti vanno dai caratteri mobili, alla debordante produzione odierna, alla quale si riferiscono i "Diari", fino ai paradossali "Libri di piombo". In questa esposizione personale, che ripercorre le fasi salienti della carriera di Vecchiet, grafica e altri mezzi espressivi rappresentano temi che talvolta rimandano a cose tangibili e legate al territorio, come nei lavori "di sale", talvolta a concetti astratti e simbolici, come nelle "Piastrelle". Procedendo nel percorso della mostra, oggetti preziosamente custoditi per serbarne il ricordo, diventano immagini che rendono pubblica la memoria visiva ed emotiva dell’artista.

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