Referendum-Costituzionale-2020_0

Al referendum votiamo NO!

 

Le organizzazioni di riferimento della comunità slovena, SKGZ – Unione Culturale Economica Slovena e SSO – Confederazione delle organizzazioni slovene seguono con preoccupazione le modifiche cosituzionali inerenti la riduzione del numero dei parlamentari, per cui si voterà al referendum dei prossimi 20 e 21 settembre. La modifica degli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione avrebbe l’intento di ridurre i costi della politica, ma ciò non è accettabile se questa modifica va ad intaccare la rappresentanza parlamentare, tema molto delicato.

La SKGZ e la SSO ritengono che la rappresentanza parlamentare in uno stato democratico debba essere strutturata in modo da consentire la più ampia partecipazione sociale e territoriale. In questo senso dovrebbe essere considerata anche la rappresentanza della comunità nazionale slovena, per la quale è prevista una norma nella Legge di tutela n. 38/2001 che a tutt’oggi non viene applicata.

Gli sloveni in Italia in tutto il dopoguerra hanno avuto il proprio rappresentante nel parlamento italiano. Negli anni dopo la prima guerra mondiale ciò era previsto da una lista congiunta tedesca e slovena, dopo il secondo conflitto mondiale invece il parlamentare sloveno è stato sempre eletto sulle liste di sinistra o di centro-sinistra.

La diminuzione del numero dei parlamentari vedrebbe dimezzarsi il numero dei deputati e senatori eletti nel Friuli Venezia Giulia danneggiando così il territorio regionale, ma soprattutto la comunità slovena, in quanto la possibilità di eleggere un proprio rappresentante sarà molto minore rispetto all’attuale legge. Le prime avvisaglie sono stati gli ultimi risultati elettorali del 2013 e del 2018.

La SKGZ e la SSO sono inoltre deluse dalla bozza della nuova legge elettorale in quanto non prevede alcuna norma sulla rappresentanza slovena, peraltro prevista dall’art. 26 della Legge di tutela 38/2001. Per la sua ininterrotta presenza in parlamento e per gli ottimi rapporti istituzionali con la Repubblica di Slovenia, dove la minoranza italiana gode di un seggio parlamentare garantito, la comunità slovena ritiene la riduzione del numero dei parlamentari discriminatoria ed inaccettabile. Pertanto la SKGZ e la SSO invitano i membri della comunità slovena a votare NO al referendum.

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