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Legge di tutela: il governo Berlusconi conclude il mandato con un nulla di fatto

“Questa perimetrazione non s'ha da fare?” Sembra concludersi così il lungo capitolo della (non) attuazione della legge di tutela che ha visto le organizzazioni slovene sostanzialmente contrapposte ai silenzi e alle mezze verità del governo italiano per tutta la durata della legislatura ormai agli sgoccioli. La SKGZ Unione Culturale Economica Slovena prende atto delle più che attendibili voci di corridoio romane che ritengono vana ogni speranza di veder varata la perimetrazione dell'area di tutela. Una perimetrazione redatta a fatica per mano del Comitato paritetico e trasmessa a Roma per ben due volte – la seconda dopo aver dato risposta esaustiva ad alcune “prescrizioni” del Consiglio di Stato. E' infine di questi giorni la notizia ufficiosa secondo la quale i vertici di governo avrebbero stralciato l'argomento dall'ordine del giorno delle prossime sedute dell'esecutivo. Si attendeva, infatti, a giorni il via libera del Governo affinché il Capo dello Stato potesse poi ratificare la perimetrazione con un proprio decreto D.P.R., così come previsto dalla legge di tutela 38/01. La SKGZ Unione Culturale Economica Slovena giudica oltraggioso e indegno il comportamento del Governo italiano che ha dimostrato di voler e poter bloccare definitivamente e a sua discrezione una Legge dello Stato voluta e approvata dal Parlamento Italiano. Una legge della quale ricorrono in questi giorni i primi cinque anni di sostanziale “evasione”. Uno Paese che si definisce fondato sui diritti e membro dell'Unione Europea non dovrebbe permettersi nulla di simile. La SKGZ Unione Culturale Economica Slovena aveva già in gennaio con un'ultima lettera controfirmata dalla SSO Confederazione delle Organizzazioni Slovene fatto appello al premier Berlusconi. Vane e mendaci si sono quindi rivelate anche le numerose rassicurazioni date in merito dal Governo Italiano al Governo Sloveno. Più forti si sono rivelate quindi le pressioni del centrodestra locale, che ha dimostrato di non aver mai digerito l'approvazione della legge tanto osteggiata nella precedente legislatura. Una bella lezione di nuova educazione civica: se una legge non ci piace allora possiamo anche far finta che non sia mai nata…..

In primavera ci saranno le elezioni ed i cittadini italiani di lingua e cultura slovena non avranno certamente alcun dubbio su chi scegliere.

 

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