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Lettera ai ministri degli esteri

 

 

Rudi Pavšič, presidente SKGZ, e Walter Bandelj, presidente SSO, hanno inviato a nome delle organizzazioni di riferimento degli sloveni in Italia – la Slovenska kulturno-gospodarska zveza-Unione Culturale Economica Slovena e lo Svet slovenskih organizacij-Confederazione delle organizzazioni – in merito alla restituzione dell’immobile, già Narodni dom, in Via Filzi a Trieste ai ministri degli esteri italiano Enzo Moavero Milanesi e sloveno Karl Erjavec la seguente lettera:

»L'articolo 19 della legge di tutela della minoranza linguistica slovena in Italia n. 38/2001 (Restituzione di beni immobili) a tutt'oggi non ha trovato attuazione. Ci preme sottolineare in particolare la questione della casa di cultura, già Narodni dom, di Via Filzi a Trieste. L'edificio è un simbolo della storia culturale ed economica della comunità nazionale slovena in Italia. Oggi è sede dell'Università di Trieste, alla quale è stato assegnato quasi trent'anni fa dalla Regione Friuli-Venezia Giulia.

Anni di sforzi da parte della comunità slovena hanno prodotto solamente la restituzione in uso di una piccola parte del piano terra, che è stata messa a disposizione della Biblioteca Nazionale e degli Studi slovena.

Il rettore dell'Università di Trieste, dott. Maurizio Fermeglia, ad un incontro con il Comitato istituzionale paritetico per i problemi della minoranza slovena ha espresso la disponibilità, affinché venga attuato l'articolo 19 della Legge 38/2001. La legge prevede che l’immobile diventi sede delle istituzioni culturali e scientifiche slovene e italiane. Allo stesso tempo ha sottolineato la necessità di individuare una sede alternativa per i dipartimenti universitari che hanno sede in Via Filzi. Il tutto è realizzabile con il supporto finanziario delle amministrazioni pubbliche, poiché il rettore è conscio del valore simbolico che il Narodni dom rappresenta per gli sloveni.

Esiste inoltre un accordo sottoscritto dal Suo predecessore Angelino Alfano ed il Ministro degli esteri della Repubblica di Slovenia Fran Erjavec lo scorso novembre. L'accordo prevede che il Governo Italiano provvederà alla restituzione dell’immobile nei termini stabiliti dalla legge di tutela.

Le scriventi organizzazioni rappresentative degli sloveni in Italia si aspettano pertanto dei passi concreti nella realizzazione dell’accordo. Numerose istituzioni slovene, tra le quali la Glasbena matica – Centro musicale Sloveno, e la Narodna in študijska knjižnica – Biblioteca nazionale e degli Studi, necessitano urgentemente di strutture adeguate per poter svolgere al meglio le proprie attività culturali e scientifiche. La minoranza slovena, insieme ad altre comunità linguistiche, desidera realizzare qui un centro multiculturale che confermerebbe la tradizione multilingue della nostra città che diventerebbe così simbolo di convivenza.

Ribadiamo il nostro interesse e la necessità dell’attuazione dell'articolo 19 della Legge di tutela per quanto riguarda la restituzione del Narodni dom anche nello spirito dell’accordo bilaterale. Il ritorno definitivo del Narodni dom alla comunità nazionale slovena sarebbe il modo migliore per ricordare il centenario del suo devastante incendio doloso avvenuto il 13 luglio 1920.«

 

Trieste, 3 luglio 2018

 

 

 

 

 

 

 

 

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